Fabio Roncato
La mia pratica artistica si costituisce attraverso opere scultoree, installazioni e rilevamenti sonori che
riflettono sull’attività della misurazione del territorio e sulla descrizione del rapporto fra uomo e paesaggio.
Dei materiali che sottraggo dal contesto naturale cerco di sfruttarne la loro potenziale imprevedibilità. Mi
rivolgo all’errore indagando sia la sua capacita di produrre forme irripetibili, sia sfruttando le informazioni
contenute all’interno del suo naturale sviluppo: alterazioni paesaggistiche, variabili sismiche e processuali.
Come strumenti di indagine ulteriore mi avvalgo di elementi tecnologici sottratti dal loro stato di
obsolescenza e il recupero di pratiche artigianali perdute, entrambi questi elementi si inseriscono nella mia
ricerca come materiale costitutivo del paesaggio espanso a cui si riferisce la mia attività artistica. Ciò che mi
interessa maggiormente è ottenere e costruire gli strumenti che mi permettano di amplificare e giocare con
l’invisibile, in termini di forze all’interno della materia, cercando di captarne il potenziale evocativo.
Attraverso soluzioni fragili, mutevoli e provvisorie, chiedo inoltre all’opera di sviluppare la sua capacita di
generare una partecipazione diretta con l’osservatore, promuovendo l’invito a quest’ultimo di porsi come
soggetto attivo all’interno del rapporto di percezione, favorendo la produzione di immagini e suggestioni o
diversamente, attraverso un diretto rapporto tattile e fisico.
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