Fondazione Spinola-Banna per l'arte
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Rirkrit  Tiravanija

Artista di origini thailandesi, nato a Buenos Aires nel 1961 e residente tra New York e Bangkok, Rirkrit Tiravanija è un artista poliedrico che ha fatto del nomadismo culturale che contraddistingue la sua vita, la cifra della sua ricerca artistica.
I suoi lavori parlano di relazioni sociali, di interazione con il pubblico, di usi e costumi diversi, di un mondo diventato ormai nomade e multiculturale, ma che ha sempre piu' bisogno di luoghi sociali in cui non fare piu' soltanto gli spettatori ma diventare coprotagonisti. Non si contano piu' le sue presenze in mostre personali e collettive in tutto il mondo.
Trasversale ad ogni ambito culturale, il suo lavoro si fonda su un concetto di arte come comunicazione e sulle sue possibilità di creare nuove relazioni tra gli individui e dinamiche di partecipazione. I suoi interventi forzano il ruolo dello spettatore spingendolo ad assumere una posizione attiva, abbandonando la passività dello sguardo per contribuire a creare la rete di relazioni che l'artista intende creare con la sua azione.
Tiravanija, infatti, per nulla interessato all’arte figurativa (quella dei quadri e delle sculture, appunto), cerca di mescolare l’arte alla vita e trova nella cucina il giusto medium: nelle gallerie, arredate per l’occasione come salotti o cucine, Tiravanija scambia libri, riviste e musica, ma, soprattutto, cucina e offre da mangiare ai visitatori, che da semplici spettatori divengono parte dell’opera d’arte. Così facendo, Tiravanija crea spesso stupore e scandalo, ma il fine della sua arte sta nel tessere una rete di relazioni, nel favorire la comunicazione, la partecipazione e la condivisione, nel dar luogo a scambio e confronto.
Secondo Tiravanija il cibo e l’arte sono rappresentazioni, distinte ma ugualmente significative, della propria identità, delle proprie radici e del proprio territorio. “Cibo” è per tutti sinonimo di “casa”. Pensate a quando siete in viaggio all’estero: chi non sente, ad un certo punto, voglia di pizza o pasta o qualsiasi altra cosa purché sia all’italiana? Allo stesso tempo, però, cibo e arte sono anche l’espressione della contaminazione, dello spostamento, del movimento: attraverso l’assaggio di un piatto esotico si entra in contatto con un’altra cultura, con un’altra sensibilità, con un modo di vivere differente dal nostro. A questo proposito, Tiravanija, che in prima persona vive come un nomade in giro per il mondo, prepara ogni suo piatto contaminandolo con sapori tipici della sua terra, la Thailandia. Ormai famose sono le sue polpette svedesi con l’aggiunta di curry.
Arte e cibo rappresentano lo “stare dentro la vita”.
“Vivo e voglio vivere nel real time, nel presente in cui le cose accadono. Si cucina e si mangia, si chiacchiera mentre si mangia.” R. Tiravanij

Rirkrit  Tiravanija