Fondazione Spinola-Banna per l'arte
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Biografia Arianna Piazza

Nata ad Asolo (TV) il 09-11-1983.
Vive e lavora tra Bassano del Grappa (VI) e Venezia.

www.ariannapiazza.com
2010, diploma di laurea di II livello, indirizzo pittura, conseguita presso l'Accademia di Belle
Arti di Venezia.

2008, diploma di laurea di I livello, indirizzo pittura, conseguita presso l'Accademia di Belle Arti
di Venezia.

Mostre personali

2010

“Chimere”, Maelstrom Art Gallery, Milano, a cura di Rita Marziani.
"Abbiamo finito il DDT ", UfoFabrik Art Gallery, Moena (TN).

2007

,"Ipervisioni", Centro Zerouno, Barletta, a cura di A.Soricaro.

Mostre collettive selezionate

2011

" Elementi, 50x50x4", Libra Arte Contemporanea, Catania, a cura di Beatrice Buscaroli.
"Arte a Sud", varie sedi, Isca sullo Ionio (CZ), a cura di Francesca Londino.
"A very Merry Kitschmas", Spazio Daam, Vicenza, a cura di Anna Z. Pezzin.
"Contemporanei a confronto", Libra Arte Contemporanea, Catania, a cura di S.Torrisi.
Selection, Yvonne Arte Contemporanea, Vicenza, a cura di Yvonne Pugliese.
"In calda Sicilia", Libra Arte Contemporanea, Catania, a cura di S.Torrisi.
Equipe Show 11 - La scatola dei giochi, Mezzolombardo (TN), a cura di Mauro
Defrancesco e UfoFabrik Art Gallery.
Pulsart, Palazzo Fogazzaro, Schio (VI), a cura di Anna Z. Pezzin.
"Tracce", Associazione Bellezza Orsini, Bologna, a cura di Francesca De Filippi.
"Con un minimo gesto agitiamo il mondo", Galleria Yvonne Arte Contemporanea,
Vicenza.
"Confinamenti stralunati", Ufo Fabrik Art Gallery, Moena (TN).

2010

"Mariliyn No More", Wannabee Gallery, Milano, a cura di Silvia Pettinicchio.

"Atelier A", Accademia di Belle Arti, Venezia, a cura di Roberto Pozzobon.

"Candy World" Artefatto, varie sedi espositive Trieste, a cura di Polo di Aggregazione Giovanile E. Toti.

"Message out a bottle", Galleria Spazioinmostra , Milano , a cura di Ivan Quaroni.

"Artslive" , Yvonne arte contemporanea, Vicenza, a cura di Carolina Lio.

"AMBIGOUOUS PAINTING, 6 Gradi di figurazione"Galleria Spazioinmostra , Milano , a cura di Ivan Quaroni.

"Estro" , Maelstrom Art Gallery , Milano , a cura di Luca Poli e Rita Maria Marziani

2009

"Divieto di accesso" , ex Macello, Caserta, a cura di Rosanna Moretti.

"Presenze/Assenze" , percorso storico-naturalistico , Gravina di Puglia (BA) , a cura di Anna Soricaro.

"Archiviarti-La mostra", Fabbrica Borroni, Bollate (MI), a cura di Fiordalice Sette.

"Versus 2009" , Galleria Mondopop , Roma , a cura di Omino 71.

"Nuove figure 3", Isola di San Servolo , Venezia , a cura di Accademia di Belle Arti.

2008

"Segnali" Palazzo Liviano Padova,a cura di C.Rebonato e Progetto Giovani.
"Refuses", Arsenale ,Venezia, a cura di gruppo Ibrida.
"Dall'Accademia alla Fornace", Fornace di Asolo (TV),a cura di Accademia BelleArti di Venezia e Silvia Rossetti.
"Sguardi Multipli", Palazzo Bernardino,cRossano Calabro (CS),a cura di Carolina Lio e Francesca Londino.

2006

"Teach me " ,Magazzino ex-Ligabue Venezia, a cura di IUAV.

Premi

2011

"Premio Patrizia Barlettani", Fabbrica Borroni, Milano, a cura di Roberto Milani.

Premio Co.Co.Co, Spazio Natta, Como, a cura di Assessorato alla Cultura del Comune di Como.

2010

"Premio Patrizia Barlettani", Galleria San Lorenzo, Milano, a cura di Ivan Quaroni (finalista)

"The Glocal Rookie of the Year" , Kunstart , Bolzano, a cura di Valerio Dehò. (finalista)

"Wannabee Prize", Wannabee Gallery, Milano, a cura di Silvia Pettinicchio. (finalista)

Premio Celeste, a cura di Julia Draganovic e Gabi Scardi (segnalata)

2009

"Premio Celeste" , finalista sez. pittura, Fabbrica Borroni, Bollate (MI), a cura di Gianluca Marziani. (finalista)

"Premio Arte Mondadori", sezione accademia. (finalista)

"Occhi nuovi sul Veneto", a cura di Banca Friuladria e Accademia di Belle Arti di Venezia (terza classificata)

2006

"Premio DAMS ", Pinacoteca Nazionale ,Bologna ,a cura di P.Granata. (finalista)

"Premio Arte Laguna ", Sale del Brolo Mogliano Veneto (TV), a cura di Arte Laguna (finalista)

"Premio Nazionale delle Arti ", Accademia Belle Arti Bologna ,a cura del Ministero dell'Universita' e della Ricerca.

Arianna Piazza

Il mio lavoro è infinito. Partiamo da questo presupposto. Non può avere fine perché può solo evolvere, trasformarsi. Nulla si distrugge, tutto si trasforma. Il mio è un bestiario, è una catalogazione di elementi organici, artificiali e sintetici che si modificano a causa dell'uomo e della vita stessa. Inizialmente indagavo il mondo della microbiologia, dei batteri, le muffe, ciò che possiamo vedere al microscopio e che ad occhio nudo non percepiamo. Poi la cosa si è trasformata, si è allargata come una macchia d'olio che dilaga e ha avvolto anche la genetica, le malformazioni, il corpo umano o animale che sia, le ibridazioni, gli errori, gli esperimenti, la vita nella sua essenza.
Nulla si distrugge, tutto si trasforma. I protagonisti delle mie opere pittoriche ed installative si modificano sempre, crescono, cambiano, alcuni si estinguono, altri ritornano.
Io li catalogo, li descrivo, gioco a fare la scienziata. Creo mondi. Gli esseri che dipingo o che cucio o che costruisco probabilmente non esistono…o forse si. Nei laboratori magari. O forse sono un esempio di ciò che potremmo avere in futuro e non è detto che sia un futuro così spaventoso.
Insomma in un futuro anche non troppo lontano potremmo avere uno dei miei esseri accovacciati sul divano in sostituzione del gatto, magari sorpassato dalle mode del momento. Noi stessi ci trasformiamo, perché non siamo immuni all'evoluzione noi che comandiamo il mondo, noi che abbiamo il potere di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa deve vivere e cosa deve morire. Ci modifichiamo tra di noi con la chirurgia, con i geni, facciamo una selezione a volte ci sono degli errori e ne escono dei mostri, delle anomalie. Io però non me la sento di dare giudizi né a parole, né attraverso il mio lavoro riguardo a tutte queste pratiche di laboratorio, esperimenti medici, creazioni chirurgiche, vorrei solo porre delle riflessioni. Non mi interessa fare romanzine o sostenere tesi "a favore di", voglio essere neutra anche se la cosa è praticamente impossibile in quanto tutto passa attraverso la percezione e di conseguenza ne emerge un punto di vista personale. Il mio lavoro vuole essere un'indagine che fa pensare il fruitore, che lo porta a farsi domande su se stesso, sul mondo, sulla vita. Il mio lavoro non porta a risposte ma a domande; non porta a certezze rassicuranti, ma ad ansiose insicurezze sul domani e sull'oggi.