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Biografia Maria Morganti

Sono nata Milano nel 1965. Ho vissuto qualche anno a New York e ora vivo a Venezia alternando con brevi soggiorni a Pellestrina.

Biografia

Il mio lavoro mette al centro della propria pratica l'esperienza del colore, inteso come materia e traccia dell'esistenza. Le mie opere sono sedimentazioni di tempo e si manifestano come diari cromatici. Quello che produco quotidianamente nell’isolamento dello studio attraverso un ritmo preciso, un colore al giorno, viene messo successivamente in relazione con l’esterno, con altre realtà, nel tentativo di innescare un contatto tra la propria interiorità e lo spazio condiviso.
Il confronto con gli artisti è stato sempre molto importante e intenso frequentando studi, condividendo spazi di vita, di lavoro, partecipando a residenze e curando io stessa dei laboratori. Dal 2002 al 2012 ho coordinato a Venezia, prima nel mio studio e poi alla Fondazione Bevilacqua La Masa, gli "Incontri del mercoledì". Incontri solo ed esclusivamente per artisti, dove un artista mostrava, parlava e rifletteva sul proprio lavoro insieme ad altri colleghi. Nel 2007 ho curato un Laboratorio al DOCVA Via Farini a Milano e nel 2012 ho condotto il laboratorio intensivo di Visual Knowledge per il Corso Magistrale CLASAV dell’Università IUAV di Venezia.
Considero il fare mostre parte complementare del processo creativo. Quello che produco in solitudine nello studio si mette in relazione con altri spazi riattivandosi sempre in maniera diversa e producendo ogni volta un senso nuovo. Dal 1983 ho esposto in Italia e all’estero in spazi privati e pubblici ufficialmente destinati all’arte e non, uscendo in alcuni casi anche all’aperto. Mi sono confrontata spesso con luoghi fortemente connotati dal punto di vista simbolico, artistico, storico e architettonico.
La prima mostra personale istituzionale è stata curata da Angela Vettese alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia nel 2006. Da allora ho avuto diverse mostre in musei ed istituzioni tra le quali Via Farini, Leporelli, a cura di Milovan Farronato, Milano, 2007; Diario cromatico a cura di Chiara Bertola, Fondazione Querini Stampalia, Venezia 2008; Museo di Castelvecchio, L’unità di misura è il colore a cura di Chiara Bertola, Verona, 2010; Casa Testori, Giardini squisiti con Massimo Kaufmann, Novate Milanese (MI), 2014.
Nel 2017 ho inaugurato un’installazione permanente a cura di Chiara Bertola nella caffetteria di Mario Botta per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
Ho partecipato a numerose mostre collettive in istituzioni tra le più recenti: L’emozione dei colori nell’arte, a cura di Carolyn Cristo-Bakargiev, Marcella Beccaria, Elena Volpato, Elif Kamisli, GAM/Castello di Rivoli, Torino, 2017; Èdra, tutta l’Italia è silenziosa, Reale, a cura di Davide Ferri, Accademia di Spagna, Roma, 2015; Autoritratti, Iscrizioni del femminile nell’arte italiana contemporanea, a cura (tra le altre) di Francesca Pasini, MAMbo, Bologna, 2013; La fortezza plurale dell’arte, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Umberto Palestini, Fortezza Borbonica, Civitella del Tronto, 2012; Quadriennale, Roma 2009.
Negli anni sono uscite una serie pubblicazioni con i contributi tra gli altri di: Cristina Baldacci, Chiara Bertola, Davide Ferri, Ilaria Gianni, Mel Gooding, Susan Harris, Paul Hills, Caoimhìn Mac Giolla Léith, Francesca Pasini, Rosella Prezzo, Raphael Rubinstein, Gabi Scardi, Barry Schwabsky, Marco Tagliafierro, Angela Vettese, Giorgio Verzotti, Elena Volpato.
Ho progettato diversi libri d'artista e altri generi di pubblicazioni che considero come luoghi dove condividere esperienze con altri. Nel 2018 sono stati pubblicati due libri: una piccola Monografia a cura di Stefano Arienti, Pondus 100 Copie Edizioni e "Nel buco", Les Cerises Edizioni, un libro d'artista per bambini. Ho collaborato nel 2017 con Jean-Luc Nancy in “Il colore succede, non si provoca”, Corraini Edizioni nel 2016 con mio figlio Piero Pes in “Mi aiuti a capire cosa sto facendo?”, Fortino Editions, nel 2014 con Matteo Nucci in “I diari di Via dell’Oca e di Via della Penna” e nel 2006 con Barry Schwabsky in “Storia di un quadro”, Corraini Edizioni. Del 2010 è un libro in due volumi “Un diario tira l’altro”, Corraini Edizioni. Nel primo volume ho fatto scorrere i miei diari cromatici accanto ai diari di mio padre Piero Morganti e nel secondo ho chiamato a partecipare tra gli altri: Claudio Bartocci, Laura Boella, Gianmario Borio, David Carrier, Lawrence Carroll, Angiola Churchill, James Elkins, Anna Finocchi, Manuela Fraire, Lea Melandri, Cesare Pietroiusti, Rosella Prezzo, Vincent Katz e Tiziano Scarpa.

Maria Morganti