Biografia Alessandro Laita
Nato a Verona nel 1979.
Vive e lavora a Venezia.
Mostre personali
2009
To Arrive and Leave by the Sea, Oratorio San Ludovico, Venezia (a cura di Maddalena Pugliese e Vittorio Urbani (Associazione culturale Mobeel e Galleria Nuova Icona)
Mostre collettive selezionate
2011
Opera 2010, Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Poirino (TO) (a cura di Rachele D'Osualdo e Stefano Coletto)
2010
Certo sentimento, CRIPTA747, TAC, evento collaterale di Artissima 2010, Torino (a cura di Frank Boehm)
Open Studios, evento collaterale in occasione della 12ma Biennale di Architettura di Venezia presso Palazzo Carminati, Venezia (a cura di Angela Vettese, Chiara Casarin, Stefano Coletto)
Non totalmente immemori, nè completamente nudi, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone (a cura di Andrea Bruciati ed Eva Comuzzi)
Workshow, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito,
Venezia (a cura di Chiara Casarin e Stefano Coletto)
2009
So Fresh!, Galleria Comunale di Monfalcone; Stazione Rogers di Trieste; Rijeka all’Art-Kino Croatia;
Galleria Medusa di Capodistria; Galerija di Nova Gorica
Où va la vidéo? 00.00.02, Fondazione March, Padova; festival Kaunas In Art, Lituania; festival Tina B,
Praga; Palazzo Ducale, Genova
2008
91.ma collettiva giovani, Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di Piazza S. Marco, Venezia
2007
Ci vediamo a casa, Perarolo di Cadore, Belluno (a cura di Daniela Zangrando e Antonello Frongia)
Cool... Under Pressure, Placentia Arte Gallery, Piacenza
Con pieno titolo, Fondazione Bevilaqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia
City of Walls, city of People, Pro Arts Gallery, Oakland
Dreams and Nightmers, Via Farini, Milano (a cura di Gabi Scardi)
2006
Kreisis, George Barber Gallery, Berlin
La torta della sposa, Manuela Klerkx Gallery, Milano
Tende ad infinito. Giovani artisti e un concetto matematico, Fondazione Bevilacqua la Masa, Palazzetto Tito e SS. Cosma e Damiano, Giudecca, Venezia (a cura di Stefano Coletto e Marco Ferraris)
Display, Centro Commerciale Le Corti Venete, Verona (a cura di Daniela Zangrando)
2005
Il Male. Esperienze di Rappresentazione quotidiana, Esedra di levante, Villa Manin (a cura di Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto)
358 riflessioni sul contemporaneo, Casa Wiel, Perarolo di Cadore (a cura di Daniela Zangrando)
2004
I can't see. From a withe canvas, Padiglione Lussemburgo, Venezia (a cura di Lawrence Carroll)
Workshop
2011
Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Poirino (TO) (visiting professor Leigh Ledare)
Premi
2010
nominato assieme con Chiaralice Rizzi per il primo Steidl Book Prize, Folkwang Museum, Essen
assegnatario assieme a Chiaralice Rizzi degli Ateliers della Fondazione Bevilacqua La Masa, Atelier #2, Palazzo Carmati, Venezia
2009
So Fresh!, Galleria Comunale di Monfalcone; Stazione Rogers di Trieste; Rijeka all’Art-Kino Croatia;
Galleria Medusa di Capodistria; Galerija di Nova Gorica
Où va la vidéo? 00.00.02, Fondazione March, Padova; festival Kaunas In Art, Lituania; festival Tina B,
Praga; Palazzo Ducale, Genova
Collaborazioni
2010
Die grünen. Conversazioni intorno al paesaggio, (conferenza) zona Ex Breda, Sesto San Giovanni (MI) (a cura di Ettore Favini, con Enrico Vezzi, Vittorio Cavallini, Blauer Hase)
Paesaggio, presentato durante il Festival di Arte Contemporanea di Faenza, Faenza (a cura di Blauer Hase)
2007
Redazione della nuova edizione della rivista “Perché no?” di Giacinto Di Pietrantonio (a cura di Daniela
Zangrando)
Premi, Workshops, Conferenze
2010
Conferenza "Die Grünen. Conversazioni intorno al paesaggio", zona Ex Breda, Sesto San Giovanni (MI) (a cura di Ettore Favini)
2005
Conferenza "Tomorrow Now", Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (con Stefano Coletto)
Quando le cose accadono al momento giusto.
Spinola Banna è un momento soprattutto di concentrazione. Concentrazione su sé stessi, sul proprio lavoro, sulla necessità di condivisione. Un momento in cui è giusto mettersi in dubbio. Un momento in cui finalmente non ti viene chiesto nient’altro se non di pensare a tutto questo. Ed è per la maggior parte un momento di studio.
La condivisione all’interno del laboratorio è accaduta in modo spontaneo. La selezione dei partecipanti è stata fatta in base ai nostri ambiti di ricerca e in modo molto accurato, così ci siamo ritrovati tutti a discutere attorno questioni fondamentali della nostra pratica artistica.
La generosità della fondazione va oltre l’ospitalità e l’accoglienza, si capisce non appena arrivati a Poirino che il lavoro è iniziato molto tempo prima, nella selezione degli artisti invitati e nella preparazione del laboratorio.
Il fatto di “sentirsi a casa” non è solamente retorico, ma è successo in modo naturale come lo è stato, per esempio, entrare nella libreria personale di Guido e prendere in prestito tre scatole piene di libri e cataloghi, che sono stati gli strumenti più importanti per il nostro corso. Così come l’aiuto personale, l’incoraggiamento, la dedizione e la disponibilità di Gail e di Leigh sono stati fondamentali per la riuscita della residenza.
Dunque grazie.