Elena Mazzi: Atlante Energetico 2016 – 2017
La Fondazione Spinola Banna per l’Arte e la GAM Galleria Arte Moderna e Contemporanea di Torino annunciano un progetto di collaborazione triennale che, promosso grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, attiva la collaborazione tra due eccellenze culturali del territorio piemontese, un’istituzione pubblica e una privata. Si intende rilanciare così il programma di residenza dedicato a giovani artisti promosso negli ultimi dieci anni dalla Fondazione Spinola. Attraverso un progetto condiviso, ogni anno il tema sarà proposto da un artista, invitato da entrambe le istituzioni, che in qualità di tutor traccerà un progetto e un piano di lavoro da svolgersi tra l’autunno e la primavera successiva, in entrambe le sedi.
Il workshop con residenza presso la Fondazione Spinola Banna sarà suddiviso ogni anno in tre momenti: il primo destinato alla ricerca e all’analisi del tema proposto con l’intervento di esperti internazionali, il secondo mirato alla verifica dei progetti elaborati dai partecipanti e l’ultimo dedicato all’esposizione di quanto realizzato.
Per l’anno 2016/17 l’artista tutor è Elena Mazzi con il progetto intitolato Atlante Energetico.
Il progetto si snoda in diversi percorsi che continuamente si intrecciano e dialogano tra di loro. Due le sedi principali: la GAM di Torino e la Fondazione Spinola Banna.
Elena Mazzi intende il lavoro artistico come un’occasione di studio e di ricerca, mettendo in dialogo il sapere scientifico con la capacità immaginativa e l’approccio olistico. In passato ha rivolto grande attenzione per le tematiche legate alla relazione tra l’ambiente e chi vi abita, alle trasformazioni forzate del dato naturale a scopi di sfruttamento intensivo, come alle reazioni delle popolazioni e della politica a queste trasformazioni antropiche o a fenomeni devastanti come il terremoto a L’Aquila.
Alla base dei workshop del progetto Atlante Energetico, Elena Mazzi ha scelto di esperire un paesaggio poco conosciuto e inesplorato, quello delle risaie, che diventa un espediente per parlare di un approccio antropologico, sociale e scientifico verso un territorio complesso. Un’analisi articolata, una metodologia di lavoro progettuale che guarda a differenti prospettive d’azione svolte al fine di conoscere, salvaguardare e narrare, e a lasciare a ognuno dei partecipanti la libertà necessaria per articolare le proprie ricerche in autonomia, ma pur sempre in dialogo, con il mondo circostante e con il resto del gruppo.
Il programma seguirà il seguente calendario:
Dal 27 al 30 Ottobre 2016 WORKSHOP (Prima sezione) presso Fondazione Spinola
6 novembre 2016, Presentazione del progetto presso GAM, Torino
Dal 28 Marzo al 1 Aprile 2017 WORKSHOP (Seconda sezione) Presso Fondazione Spinola
Sabato 24 e domenica 25 Giugno 2017
Inaugurazione mostra di restituzione e presentazione pubblicazione conclusiva. Il tema scelto dell’energia, analizzato in relazione al territorio piemontese e a una sua importante risorsa quale il riso, ha fornito un ricco sostrato di stimoli, alimentando molteplici rielaborazioni artistiche che si ritroveranno all’interno della mostra conclusiva del progetto. La mostra presenta le opere sia dell’artista tutor che dei 5 partecipanti al progetto: Paola Pasquaretta, Nadia Pugliese, Fabio Roncato, Silvia Rossi, Chiara Sgaramella e della tutor. Le opere di Elena Mazzi trovano inoltre respiro presso la GAM, mantenendo una forma simile ma adattata agli spazi museali.
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Presso la GAM è prevista una serie di incontri, conferenze, performance dedicati al tema del progetto.
Giovedì 19 gennaio 2017 ore 18
LECTURE PERFORMANCE I
Relatore: Vincenzo Guarnieri
Mercoledì 8 febbraio 2017 ore 18
LECTURE PERFORMANCE II
Relatrice: Alice Benessia
Giovedì 30 marzo 2017
INCONTRO CON NAF NATURE ADDICTS FUNDAPERITIVO E PERFORMANCE CON LEONE CONTINI
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Il tema che verrà investigato è quello dell’energia, che viene qui declinato in variegati aspetti che coinvolgono il territorio piemontese, il suo paesaggio e una delle sue risorse alimentari principali: il riso. Il riso è vita, e da sempre ha dato forma alle culture, le economie e l’alimentazione di diversi paesi nel mondo. Nato principalmente nelle valli dell’Asia (in particolare del Sud-Est asiatico) e successivamente esportato in altri continenti, il riso fornisce il 21% dell’energia agli esseri umani; esiste in numerosissime varietà e può crescere in ambienti umidi e bagnati, dove altre colture non potrebbero sopravvivere. Le risaie, abbondanti in Piemonte, sono ambienti biologici complessi e delicati. L’uomo li modella, spesso alterandone gli equilibri. Le risaie sono luoghi affascinanti, che cambiano ‘pelle’ durante le varie fasi dell’anno: dalla primavera, specchi d’acqua che riflettono il mondo, all’autunno, quando si colorano di piante dorate. Le principali risaie piemontesi si trovano tra Vercelli e Novara, e sono state teatro di storia del Novecento, quando le mondine venivano da tutto il nord. Qui nascono le prime lotte operaie femminili. La ‘trasferta’ era anche, per alcune operaie, l’unica esperienza di viaggio che le portava lontano dalla famiglia, in un contesto diverso, di duro lavoro ma anche di convivialità e condivisione.