Luis de Pablo nasce a Bilbao il 28 gennaio 1930.
Luis de Pablo nasce a Bilbao (Spagna, Paese Basco) il 28 gennaio 1930. Inizia gli studi musicali a 7 anni a Fuenterrabía. Prosegue privatamente a Madrid, quindi a Parigi con Max Deutsch e a Darmstadt.
Fonda a Madrid “Tiempo y Música” e “Alea” (1959-1972), gruppi che hanno dato modo al pubblico spagnolo di conoscere la musica contemporanea oltre che diverse culture musicali non occidentali. Fonda anche il primo laboratorio elettroacustico spagnolo.
È stato docente presso numerosi conservatori, tra cui il Conservatorio di Madrid, l’Università di Buffalo, Ottawa e Montreal; ha tenuto, inoltre, diversi corsi in Francia, Italia, Belgio, USA, Giappone, Argentina, Messico.
Ha ricoperto più volte la carica di direttore artistico in festival musicali, tra cui Encuentros (Pamplona), Biennale Musicale (Madrid) e Festival di Lille.
Gli è stata conferita la Laurea honoris causa presso l’Università Complutense di Madrid. Ha conseguito numerosi premi, spagnoli e internazionali, tra cui il Premio «Guerrero», la Medaglia d’Oro del Re di Spagna per le Belle Arti, la Medaglia d’Oro del Círculo de Bellas Artes di Madrid, il titolo Officier des Arts et des Lettres su nomina del Ministero della Cultura francese, il Premio della Fondation «Prince Pierre» di Monaco, il Premio «Honegger».
La sua produzione musicale comprende oltre cento titoli: quattro opere, tre quartetti per archi, vari concerti solistici (tre concerti per pianoforte, altri concerti per violino, violoncello, chitarra, flauto, clarinetto, saxofono), musica da camera, orchestrale e vocale.
Nel 1968 Claude Rostand ha scritto di lui nel Dizionario della Musica Contemporanea (Editore Larousse): «Luis de Pablo è oggi non soltanto la personalità dominante della scuola spagnola nonché uno dei primi compositori ad avere percorso la strada per farla uscire dal suo stretto nazionalismo e conferirle un’intonazione universale, ma anche una delle personalità più prominenti dell’attuale panorama musicale internazionale, grazie all’impulso che egli ha saputo conferire alle tecniche innovative e alle soluzioni personali e originali che ha trovato, per esprimere un temperamento inventivo e poetico eccezionale. Perché, in tutta questa ricerca, è l’uomo a restare sempre dietro alla propria musica: è una presenza che gli è naturale e alla quale lui tiene».